Descrizione
La sua patria è la Cina e sembra che sia stato importata in Europa nel secolo XIV dai marinai portoghesi. Già nel I secolo veniva coltivata in Sicilia e la chiamavano melarancia, il che potrebbe significare che il frutto avesse raggiunto l’Europa via terra. Probabilmente giunse in Europa per la via della seta, e solo dopo secoli venne riscoperto dai marinai portoghesi (in alcune regioni d’Italia viene ancora detta “portogallo”).
Disponibilità
Gen | Feb | Mar | Apr | Mag | Giu | Lug | Ago | Set | Ott | Nov | Dic |
Composizione e valore nutrizionale – valore per 100 g
parte edibile | kcal | proteine animali | proteine vegetali | carboidrati |
---|---|---|---|---|
80 g | 34 | 0 g | 0,7 g | 7,8 g |
grassi | fibre | ferro | calcio | vitamina C |
0,2 g | 1,6 g | 0,2 mg | 49 mg | 50 mg |
“A Roma, nel chiostro del convento di Santa Sabina all’Aventino è presente una pianta di arancio che secondo la tradizione domenicana è stata portata e piantata da San Domenico nel 1220 circa. Si dice che il Santo avesse portato con sé un pollone dalla sua terra spagnola e che tale specie di frutto sia stato il primo ad essere trapiantato in Italia. Questo arancio è considerato miracoloso in quanto a distanza di secoli ha continuato a dare frutti attraverso altri alberi rinati sull’originale, una volta seccato. Pare che le cinque arance candite che Santa Caterina da Siena offrì, nel 1379, a papa Urbano VI provenissero proprio da questo arancio di Santa Sabina.”
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